“Voglio che i miei abiti raccontino della forza delle donne, della loro combattività, del loro desiderio, della necessità di rompere sempre e per forza delle barriere. Non si fa la rivoluzione con un abito: questo lo so bene. Però il vestire può, deve diventare un atteggiamento mentale”.

Miuccia Prada

« Mi è sempre più chiaro che l’arte non è un’attività elitaria riservata all’apprezzamento di pochi. L’arte è per tutti, e questo è il fine a cui voglio lavorare. »

Keith Haring

Un must-have della coltissima collezione Prada Spring Summer 2014 che passerà alla storia della moda: la it-bag raffigurante il ritratto dell’affascinante donna creata dall’artista francese Jeanne Detallante. L’inno alla vita e alla felicità del mondo illustrati nello spettacolare murales TuttoMondo, l’ultimo commovente lavoro del grande artista pop Keith Haring, donato a Pisa poco prima della sua morte. ( Leggete qui la storia! ) Ecco i protagonisti di questi scatti che sono fiera di presentarvi.

“I want my clothes tell the strength of women, their fighting spirit, their desire, the need to break more and more barriers. You can not make a revolution with a dress: I know this well. But  dressing  can and must become a mindset.” Miuccia Prada
“It is increasingly clear that art is not an activity reserved for the appreciation of a few. Art is for everyone, and this is the end to which I want to work.” Keith Haring
A must-have collection of highly cultured Prada Spring Summer 2014 will go down in fashion history: the it-bag depicting the portrait of the fascinating woman created by the french artist  Jeanne Detallante.Jeanne Detallante. The hymn to the life and happiness of the world described in the spectacular murals“TuttoMondo”, the latest moving work of the great  pop artist Keith Haring, offered to Pisa town shortly before his death. (Leggete qui la storia!) Here are the protagonists of these shots i’m proud to present.

ENJOY!

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 L’opera realizzata dall’artista newyorkese nel 1989 a Pisa entra nell’Olimpo delle opere vincolate dalla Soprintendenza. Ti parlo di Tuttomondo, un murales «intoccabile».
«Tuttomondo è paese», commenta scherzando il mio amico pisano Alessandro alla notizia che l’opera di Keith Haring a Pisa è stata dichiarata monumento di interesse dalla Soprintendenza per i beni artistici. Il grande disegno – ben 180 metri quadrati – è un’opera che ha tutte le carte in regola per diventare leggenda, visto che rappresenta l’ultimo grande murales realizzato dall’artista prima della sua precoce morte, avvenuta pochi mesi dopo, a soli 31 anni. Una sorta di testamento artistico, un messaggio destinato a permanere. Keith Haring, «l’artista che disegnava gli omini», è un’icona della cultura e della pop art americana degli anni ’80: writer, pittore sui muri, tra i principali esponenti del graffitismo insieme a Jean-Michel Basquiat. I suoi disegni nella metropolitana di New York vennero subito notati e non passò molto tempo prima che riuscisse a esporre numerose opere nei musei di tutto il mondo. L’idea di un murales a Pisa nacque in modo casuale quando un giovane studente pisano lo riconobbe per le strade di New York. I due divennero amici, poco dopo Haring gli fece visita e decisero di fare un grande murales che durasse nel tempo. Per questo l’artista utilizzò la pittura acrilica, più resistente, e impiegò una settimana per realizzare il dipinto, anziché un giorno come era solito fare.
Haring disegnò i contorni della sua opera, senza bozzetti o disegni preparatori, e poi si fece aiutare a dipingere dagli studenti dell’Istituto d’Arte di Pisa. La gente intorno era tanto incredula quanto affascinata da quell’happening improvvisato: Keith Haring che dipingeva e il suo stereo portatile che trasmetteva musica hip-hop. Che spettacolo. È nato così Tuttomondo, una foresta di simboli composta da 30 figure collegate tra loro che raccontano un universo di pace e armonia. Il tutto bordato di nero per contenere i colori ispirati dai lungarni pisani, dal giallo ocra all’azzurro.

Sara Borchi

 

PRADA PROJECT

IN THE HEART OF THE MULTITUDE

Il 19 settembre 2013 Prada ha presentato in the Heart of the Multitude [Al centro della moltitudine], un nuovo progetto frutto della lunga tradizione nel campo delle collaborazioni creative. In occasione della sfilata Donna Primavera/Estate 2014, Prada ha invitato i muralisti Miles “El Mac” McGregor, Mesa, Gabriel Spector e Stinkfish e gli illustratori Jeanne Detallante e Pierre Mornet ad affrontare, sulle pareti del suo spazio, in via Fogazzaro, i temi della femminilità, della rappresentazione, del potere e della molteplicità.

www.prada.com

 

I WAS WEARING

Bag, Bracelet and Sunglasses PRADA

Top BALENCIAGA

Sweatshirt and Pants ZARA

Shoes  ALEXANDER McQUEEN